giovedì 23 ottobre 2008

La danza sciamanica.


La vignetta fa schifo perchè ho massacrato il curatore del blog per essersi vestito in quel modo, quindi non era in grado di disegnare bene con le braccia spezzate.
Parliamo di un argomento poco noto, ma abbastanza caro agli orsi mannari : la danza.
Si anche noi orsi mannari danziamo, nonostante la panza. La danza però non è quella di voi esseri umani , ogni orso trova la propria durante il corso dell'esistenza e la usa per danzare tra i mondi. Alcuni sciamani hanno copiato da noi orsi mannari tali movimenti, mettendo su una teoria alquanto strana sul perchè si deve danzare in un certo modo e non in un altro, tale teoria va sotto il nome di danza sciamanica.
Ma sarà bene raccontare con ordine come gli sciamani sono arrivati a danzare tra i mondi.
Tutto ebbe inizio decine di migliaia di anni fa, quando l'uomo iniziava a porsi interrogativi importanti sul come perchè e quando mangiare. Tra questi uomini ce ne stava uno in particolare che ripeteva continuamente queste domande, tanto che spesso si dimenticava la parte finale chiedendo solo il come e perchè.
Chiedeva ad un sasso "come, perchè?"
Chiedeva ad un frutto "come, perchè?"
Chiedeva ad un'altro uomo che si faceva di brutto le sue tredici concubine "come, perchè?", ottenne risposta solo in quest'ultimo caso divenendo lui stesso la quattordicesima concubina.
Cosi gli uomini domandavano e domandavano, ed un giorno uno di essi finì in una caverna buia, cosi buia che non vedeva nemmeno se stesso. Il caso volle che in quella caverna stesse svernando un orso mannaro particolarmente antipatico ( caratteristica tipica di noi orsi mannari, vincitori per tre eoni di fila del premio il miglior sorriso antipatico del multiverso ), che appena sentì l'uomo camminare nel buio decise di farli uno scherzetto.
"Ehi uomo" disse l'orso mannaro con una voce cavernosa, "vuoi sapere le risposte alla tue domande?" aggiunse facendo tremare l'oscurità.
L'uomo rispose "si, voglio sapere il come e perchè di tutto".
L'orso mannaro disse "Se vuoi sapere devi imparare a danzare tra i mondi chiusi dentro te stesso".
L'uomo rispose "non capisco cosa vuoi dire, ma insegnami a danzare voglio sapere"
"Non farà tanto male" disse l'orso mannaro e sbranò l'uomo di cui rimasero solo le ossa, poi le avvolse di pelle di lupo e mise sul teschio delle penne di corvo.
"Allora sciamano hai capito come si danza nel buio per viaggiare tra i mondi?" disse l'orso mannaro.
Lo sciamano rimase in silenzio per circa un migliaio di anni e poi disse "no".
Ripercorriamo cosa avvenne e come mai giunse a tale conclusione.
All'inizio lo sciamano nel silenzio aveva visto di non essere un corpo, di non essere carne, di non essere nemmeno ossa ma di essere un uovo.
"Cazzo" pensò dopo i primi secondi lo sciamano, "sono un uovo".
Rimase cosi per un centinaio di anni a trovare una risposta alla domanda "è nato prima l'uovo o la gallina?", ma non trovando risposta abbandonò la domanda. Poi studiandosi meglio capì che in realtà era un uovo particolare, se si toccava in un punto ( non il famoso punto G ) iniziava a vedere ed a sentire come se avesse un corpo reale.
Era un punto di contatto attraverso cui passavano dei fili, lo avrebbe chiamato punto di falso contatto se fosse esistita la corrente elettrica a quei tempi, ma lo chiamò punto d' unione.
Cosi lo sciamano scoprì dopo un centinaio di anni il punto di unione.
Andò avanti tastandosi tutto, e scoprì che quel punto poteva muoversi in particolari condizioni. Ogni volta che si muoveva vedeva cose differenti, reali tanto quanto lui.
Iniziò a vivere in altri mondi, tanto che si dimenticò di essere un uovo e tornò ad essere un uomo.
Passarono cosi quasi mille anni, poi una notte lo sciamano ebbe freddo dato che aveva le ossa scoperte ed uscì fuori dalla sua capanna guardando le stelle nel cielo.
Non si sa bene ne come ne perchè ma si ricordò in quell'istante di essere nuovamente un uovo, allora disse "basta voglio uscire da quest'uovo".
Aprì l'uovo, un'operazione difficile dato che era come aprire se stesso, il giorno in cui si festeggiava la resurrezione di un uomo che non era morto, e scoprì una cosa che mai si sarebbe aspettato.
Fuori dall'uovo era pieno di ragnoni giganti che tessevano fili spessi come catene da un uovo ad un altro. Erano centinaia di migliaia le uova legate dai fili, ed ancora di più erano i ragni che si muovevano alacremente da un uovo ad un altro.
"Salve" disse lo sciamano ad un ragno che fissandolo stupito si era fermato a guardarlo.
"Sono un uovo di ragno? Sono vostro figlio?" disse lo sciamano cercando risposte alle sue domande.
Il ragno iniziò a ridere, una risata orribile e putrida, e torcendosi sulle sue otto zampe disse "tu figlio nostro? No, sei solo la nostra cena".
Lo sciamano scappò uscendo dal suo guscio ormai rotto e corse lungo i fili del destino, taglienti come coltelli, più sottili di un capello e più resistenti del diamante. Corse per un tempo infinito, circa un secondo, e poi cadde nel vuoto.
E cosi che svegliandosi dal silenzio rispose "no" all'orso mannaro.
L'orso mannaro disse "sono stato un po cattivo a farti conoscere la verità uomo sciamano", e poi sospirando soggiunse "tornerai dai tuoi fratelli e racconterai un mare di balle sulla danza degli sciamani, sul viaggiare nei mondi, sull'essere ed esistere per avere le risposte alle domande che avete dimenticato".
Lo sciamano ancora sconvolto disse "si farò così, ma non parlerò mai della danza degli orsi mannari".

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